Il dolore del parto non è una debolezza, ma il gesto più nobile di cedere ed arrendersi all'energia della nascita

 

Quando si va incontro a qualcosa di nuovo, spesso spaventa molto, soprattutto se si tratta di un evento importante quale l’avvicinarsi del parto. “Cosa mi aspetterà?”. Le contrazioni tipiche dell’evento nascita, intimoriscono le donne in attesa; un po’ per il dolore inaspettato, un po’ per l’individuazione di quelle “giuste”. Come riconoscere le contrazioni reali del parto e soprattutto, come capire quando recarsi in ospedale??

Le contrazioni sono una delle espressioni più fisiologiche dell’avvicinamento alla concreta conoscenza del vostro piccolo. Esse però non caratterizzano solo tale momento, ma possono essere presenti anche durante la gestazione: vengono definite contrazioni preparatorie di Braxton-Hicks e si identificano come indurimenti non dolorosi della pancia, del tutto irregolari e fisiologici.

A differenza di queste, le contrazioni da parto, sono dolorose, simil dolore mestruale ma molto più intenso. Se provate ad appoggiare una mano sulla vostra pancia, potrete apprezzare un notevole indurimento addominale. Oltre all’aspetto doloroso, a volte irradiato anche nella zona renale, si associa una frequenza, intensità e durata sempre più regolare. La regolarità è l’elemento tipico che permette di distinguere le contrazioni efficaci, determinanti l’inizio del travaglio. Man mano che il tempo passa, si presenteranno sempre più ravvicinate, ad intervalli uguali: il loro caratteristico andamento comincerà debolmente, per poi intensificarsi in un picco massimo ed infine sfumare fino a scomparire. Insieme alle contrazioni posso essere presenti altri segnali quali la perdita del tappo mucoso, alcune tracce di sangue, la rottura delle membrane, sensazione di vomito: tutti indici dell’avvio del travaglio.

 

Essere preparate e conoscere ciò che vi aspetta, è un elemento fondamentale per vivere a pieno il momento che avete atteso per nove mesi. Sarete le protagoniste attive, insieme al vostro bambino, di un viaggio meraviglioso. Non vi fate intimorire dal dolore: dovrete cercare il più possibile di accoglierlo come un segnale fisiologico del vostro piccolo che ha deciso di venire alla luce.