La naturalezza di una Madre e l'istinto del suo Bambino

 

Quando si parla di allattamento, è importante parlare anche del Biological Nurturing. Ma di cosa si tratta? In italiano non esiste una reale traduzione di questo termine, ma possiamo definirlo come  “allattamento intuitivo”, nonché, “bambino naturale”.

La tecnica in questione infatti, si basa proprio sui principi della naturalezza e dell’istintività che contraddistingue sia la mamma, sia il suo bambino. L’allattamento al seno è un enorme strumento di comunicazione tra la coppia: garantisce dopo la gravidanza il mantenimento del dialogo già presente nella vita intrauterina.

Quando allattato, il piccolo percepisce il battito materno, l’odore della madre e la tranquillità garantita dal suo contenimento fisico.

Subito alla nascita, sia la mamma, sia il suo bambino, sono in grado di mettere in atto gli istinti primordiali basati su riflessi primitivi che permettono loro di iniziare un sereno allattamento: ecco perché parliamo di Biological Nurturing. In natura, alcune posizioni dell’allattamento inibiscono tali istinti, altre invece, li stimolano.

 

A differenza della classica posizione seduta, la posizione che si adotta con il biological nurturing, consente al neonato di muoversi in maniera armoniosa facilitando in tal modo la ricerca del seno: la mamma si trova comodamente semireclinata, con la parte superiore del corpo ben sostenuta e accoglie il neonato sul petto, con piedini e gambe nudi sulla pancia materna. Collocato lungo l’addome materno, il piccolo sarà libero di muoversi sino a trovare autonomamente il seno e quindi iniziare la suzione.

Viene spesso utilizzata subito dopo il parto, per permettere alla coppia l’instaurarsi della relazione di conoscenza e permettendo loro anche il contatto pelle a pelle.

 

Perché parliamo di naturalezza e istintività? Naturalezza in quanto è la posizione che senza interferenze esterne, viene assunta dalla maggior parte delle donne nelle prime ore post-partum. Istintività, poiché è molto simile a quella adottata dai mammiferi.

Viene consigliata non solo quando nasce il bambino, ma anche in alcune situazioni come difficoltà nell’attacco o nel mantenimento, oppure quando si ha una suzione debole o la madre presenta dolore ed eventualmente ragadi.

 

Non esistono teorie od assiomi assoluti che definiscono corretto o scorretto un allattamento: l’istinto di una madre e quello del suo bambino prevalgono su qualsiasi cosa.