Nel bambino appena nato esistono già
le formule segrete della meraviglia
Non tutti i genitori sanno che alla nascita, il loro piccolo verrà sottoposto a profilassi neonatali: un po’ per mancanza di informazione, un po’ perché si da per scontato, un po’ per prassi assistenziale.
Ciò che è importante sottolineare è che i neo genitori devono essere consapevoli della pratica che in Italia, riguarda la maggior parte dei nascituri.
Le profilassi neonatali eseguite nelle prime ore dall’evento del parto sono due: la profilassi con somministrazione di vitamina K e la profilassi oculare con collirio antibiotico.
Si tratta di interventi a bassa invasività, con minimi effetti collaterali e ottimi benefici nella prevenzione della salute del bambino.
Guardiamole nello specifico:
- Vitamina K: è la somministrazione di 1mg di vitamina K per via intramuscolo o per via orale entro 6 ore dal parto. Alla nascita i neonati presentano bassissimi livelli di tale sostanza, indispensabile nei processi di coagulazione del sangue. Un deficit di questa potrebbe determinare l’insorgenza della malattia emorragica del neonato, precoce o tardiva, con sanguinamenti a livello dello stomaco, dell’intestino o del cervello. La profilassi con vitamina K (indipendentemente dalla via di somministrazione) è raccomandata dalle società scientifiche pediatriche italiane e internazionali ed è indicata in tutti i protocolli di assistenza neonatale dei paesi industrializzati. Mentre la somministrazine intramuscolo ha un’azione più duratura e richiede un’unica iniezione alla nascita, la somministrazione per bocca deve essere ripetuta, anche una volta dimesso il piccolo. La profilassi trova ancor più ragione, nei piccoli che verranno allattati al seno: attraverso il latte materno, la vitamina non riesce a giungere in quantità adeguate al bambino.
- Collirio antibiotico: è la somministrazione di una goccia di collirio antibiotico per occhio o pomata in un’unica dose, al fine di prevenire la congiuntivite neonatale, indotta da alcuni agenti infettivi come il gonococco di cui la mamma potrebbe essere portatrice lungo il canale del parto. È una patologia che colpisce il 30-50% dei bambini e può manifestarsi già a partire dai 3-4 giorni di vita.
È fondamentale fare prevenzione al fine di garantire il benessere del proprio piccolo. Ancora più importante è giungere come genitori ad una propria consapevolezza e conoscenza delle cose: l’informazione è un elemento chiave di un momento così fondamentale come la nascita.