Per mettere al mondo una vita ci vuole amore e coraggio

 

Circa il 15% delle coppie, passano mesi, addirittura anni, a desiderare una gravidanza che non arriva. Dopo 12-24 mesi di rapporti non protetti, si parla di infertilità e le sue cause sono numerose: patologie femminili e/o maschili, stile di vita, età, fattori ambientali e sociali, condizioni fisiche, ma anche emotive e psicologiche. Oggi, con lo sviluppo in campo medico, si può viene incontro alle esigenze della coppia che ricercano una gravidanza, attraverso le tecniche di procreazione medicalmente assistita, un iter diagnostico e terapeutico volto a raggiungere l’obiettivo più ricercato, un bambino.

La fecondazione artificiale, si basa su metodiche che favoriscono il concepimento in tutte le coppie, nei casi in cui quello spontaneo risulti impossibile o remoto e nei casi in cui altri interventi farmacologici e/o chirurgici siano inadeguati. 

 

Quali tecniche conosciamo? Il percorso medicalmente assistito si avvale di metodiche di I, II e III livello, che comportano la manipolazione di ovociti, spermatozoi o embrioni nell'ambito di un trattamento finalizzato a realizzare una gravidanza. Le prime determinano la fecondazione all’interno dell’apparato genitale femminile, le seconde e le terze, invece prevedono che la fecondazione avvenga in vitro. In particolare:

 

  • Inseminazione intrauterina: è la tecnica di primo livello che induce un'ovulazione multipla e una volta ottenuta, permette di inserire gli spermatozoi precedentemente raccolti e trattati, direttamente in utero. Ha il vantaggio della minore invasività, di un costo contenuto e della semplicità di esecuzione in ambulatorio.
  • FIVET, ICSI e IMSI: tecniche di secondo livello. Vengono utilizzate nei casi di anomalie del liquido seminale o malformazioni utero-tubariche. La prima è la fertilizzazione in vitro, ovvero la fecondazione avviene al di fuori del corpo della donna, in vitro, con successivo trasferimento in utero. L'ICSI, consiste nell'iniezione dello spermatozoo all'interno dell'ovocita con la fecondazione in vitro, ma si differenzia dalla FIVET poichè è il biologo a decidere quale spermatozoo utilizzare. L'ultima, infine, è simile all'ICSI, ma migliora la fecondazione attraverso analisi morfologiche spermatiche accurate.
  • Tecniche di terzo livello: vengono applicate nei casi di sterilità maschile o femminile e si realizzano attraverso il prelievo dei gameti dal testicolo o degli ovociti.

Le probabilità di gravidanza per ogni ciclo effettuato sono di poco superiori al 10% nell’inseminazione, mentre per i trattamenti di secondo livello la percentuale media sale al 30%.

 

Affrontare un percorso di PMA può avere un forte impatto sulla coppia, sia dal punto di vista emotivo e biofisico, che organizzativo ed economico. Può suscitare una serie di vissuti che possono portare dal dolore, demoralizzazione e insoddisfazione nella coppia per mancanza di concepimento, alla perdita di autostima e identità. A volte può andare a buon fine, altre volte invano.

Può instaurarsi un senso di colpa e si mette talvolta a dura prova anche il rapporto della diade che fino a quel momento, si sentiva estremamente unita. Risulta fondamentale elaborare i vissuti al fine di raggiungere un equilibrio psicologico e ricercare la strada che più fa sentire sereni. Ogni grande desiderio richiede sforzo e soprattutto, tanto coraggio.