Il latte della mamma è buono sempre

 

La maggior parte le donne, dopo la nascita, allatta esclusivamente al seno.

Di queste, moltissime si ritrovano a tirarsi il latte per offrire al proprio piccolo l’alimento più adeguato a loro: il latte maternoMa come conservarlo?

 

Le situazioni che richiedono di tirarsi il latte sono svariate: neonati prematuri che non hanno ancora le capacità adeguate di una suzione fisiologica al seno; ingorghi mammari che necessitano dello svuotamento del seno; l’allontanamento dal proprio bambino o semplicemente il rientro al lavoro.

E ancora, l’esigenza di garantire le aggiunte al neonato, difficoltà di attacco al seno, o semplicemente, aumentare lo stimolo di produzione del latte. Conservare il latte materno richiede un contenitore adatto, in vetro o in plastica sulla quale va posta un’etichetta con la data dell’estrazione al fine di utilizzare sempre il meno recente. Prima di ogni raccolta è necessario attuare le norme per una corretta igiene: lavarsi le mani accuratamente, detergere con acqua il seno, areola e capezzolo e ovviamente, il tiralatte in uso.

 

Una volta tirato, dove va mantenuto? Il latte materno fresco tirato è possibile conservarlo in tre modalità a seconda del momento del suo utilizzo:

  • A temperatura ambiente: appena tirato è possibile proporlo al proprio bambino e può essere mantenuto fuori dal frigo da 4°C a 15°C, fino a 24 ore, da 16°C a 25° C: fino a 8 ore e da 25°C a 37°C fino a 4 ore.
  • In frigorifero: 2-4°C. Se il piccolo non viene allattato nell’immediato, è buona norma riporre il latte tirato nel frigorifero, in particolare nell’area dove la temperatura rimane più costante, ovvero la zona posteriore, nel ripiano delle verdure. Qui può perdurare fino a:
    • 8 giorni: se la temperatura del frigo è costante
    • 3-5 giorni: se la temperatura del frigo non è costante
    • 2-3 settimane a -8°C: se il latte appena tirato viene posizionato nel compartimento del ghiaccio all’interno del frigorifero.
  • Nel congelatore o freezer. È importante conservarlo nella parte posteriore del congelatore, dove la temperatura è più costante. In particolare:
    • Latte congelatore in congelatore posto nel frigo: fino a 2 settimane.
    • Latte congelato in congelatore verticale a -12°C circa: 4 mesi
    • Latte congelato in freezer a pozzetto a -18/20 °C: 6-12 mesi

Come scongelarlo? Nel momento in cui si decide di utilizzare il latte materno conservato, è necessario che ciò non avvenga a temperatura ambiente ma va decongelato lentamente, riponendolo in frigo per massimo 12 ore, oppure, sotto il getto dell’acqua calda. Successivamente, può essere mantenuto a temperatura ambiente massimo 2 ore o nel frigorifero fino a 24 ore. Bisogna evitare di farlo bollire o di riscaldarlo con il microonde: il caldo danneggia le proprietà nutrizionali contenute e potrebbe mantenere una temperatura troppo elevata da scottare il bambino. Una volta scongelato, ma non utilizzato dal piccolo, non potrà più essere offerto una seconda volta e purtroppo andrà gettato.

 

È buona norma controllare sempre il colore e la consistenza del latte della mamma: esso infatti contiene un enzima particolare, la lipasi, che garantisce la corretta digestione dei grassi al piccolo. Talvolta, dopo lo scongelamento, essa cambia il sapore del latte presentandolo piuttosto acidulo: il latte non è andato a male e può comunque essere proposto al piccolino.