La cura del piccolo è la cura della madre

 

La crosta lattea è la rappresentazione della dermatite seborroica del neonato, una condizione infiammatoria che colpisce il cuoio capelluto della metà dei piccoli dando luogo a segni di desquamazione cutanea e formazione di crosticine giallognole. Il suo nome non è strettamente legato all’alimentazione del nuovo arrivato, bensì al fatto che colpisce i bambini in quest’epoca di crescita.

Infatti, sia l’allattamento artificiale, sia quello al seno non sono connessi ad essa: riguarda un aumento della produzione di grasso da parte di alcune ghiandole del corpo. L’irritazione che non coinvolge solo la testa ma si può espandere anche attorno all’orecchio, alle sopracciglia e alle palpebre, nella maggior parte dei casi non provoca fastidi o pruriti al bambino e tende a scomparire autonomamente.

 

Quando e perché compare? Generalmente si presenta a partire dopo il primo mese di vita con un picco massimo intorno ai 2-4 mesi ed entro il primo anno si risolve spontaneamente. Ancora oggi non si conoscono a pieno le cause dell’eccessiva produzione di grasso che inducono l’insorgenza delle crosticine: probabilmente il passaggio degli ormoni materni in gravidanza; un processo fisiologico di rigenerazione cutanea; talvolta la presenza di un lievito, che nei piccoli predisposti, aumenta la secrezione.


Che rimedi utilizzare? La scomparsa della crosta lattea avviene quando si regolarizza la produzione di sebo: ecco perché non esistono trattamenti specifici, ma suggerimenti che aiutano una guarigione più efficace e veloce. È necessario garantire sempre un’accurata igiene delle aree interessate, ammorbidendo la cute e soprattutto idratandola. Lavare e massaggiare il cuoio capelluto con detergenti a base oleosa, olio di mandorle dolci, vitamina E, favorisce il distacco delle squame. Successivamente al bagnetto, si può passare un batuffolo di cotone imbevuto di olio di oliva, mandorla o calendula sulla cute, il cui fine è lubrificare l’area e ammorbidirla ancora di più: l’azione emolliente di alcuni oli vegetali come quello di cocco, jojoba, riso, borraggine, apporta nutrimento alla cute irritata.


Cosa non fare? È fortemente sconsigliato l’uso di creme a base di grassi animali perché sono fonte di insorgenza di alcuni funghi. Inoltre, le crosticine, non vanno sfregate od eliminate con forza: è preferibile infatti, pettinare i capelli del piccolo con una spazzola morbida, delicatamente.

 

Il benessere del nostro piccolo è sempre grande premura di un genitore: impariamo a conoscere tutto ciò che riguarda lui e la sua meravigliosa evoluzione.