La più grande scoperta siamo noi stessi

 

Sono molti i dati a disposizione riguardo lo sviluppo sensoriale del bambino in utero, ma dopo la sua nascita, come si completano i 5 sensi? Le competenze neonatali già visibili poche dopo il parto gli consentono di relazionarsi con il mondo esterno, in particolare, con i genitori: riconosce l’odore, il sapore, le voci e l’amore che lo coinvolgevano nella vita intrauterina. L’ordine di sviluppo delle sue capacità è simile a quello trascorso e non è casuale, ma funzionale alla relazione con il nuovo mondo.

I primi momenti di vita vedono protagonisti soprattutto il tatto, il gusto e l’olfatto. La sensibilità tattile gli consente di percepire la propria mamma, riceve calore ed emozione: piace molto essere accarezzati, massaggiati, riproporre le oscillazioni che ricordano le acque uterine e adottare tecniche di contenimento che lo avvolgono in posizione di raccoglimento come quella fetale.

 

Tutto passa attraverso la bocca: il liquido amniotico ha lo stesso sapore del latte materno e quindi dell’alimentazione della madre. Nei mesi successivi, l’approccio al nuovo mondo avverrà gustando nuovi sapori e riconoscendone le differenze. L’odore del proprio genitore è unico: lo stesso profumo assaporato nella pancia, lo ritroverà sul suo ventre e nella sua alimentazione. È anche il primo passo di avvicinamento a sapori nuovi: tutto ciò che si discosta da quello noto, lo attrarrà maggiormente e gli permetterà di scoprire le novità.

 

L’udito e la vista alla nascita non sono ancora del tutto formati. Il piccolo riconosce sicuramente il battito cardiaco della mamma e i rumori che percepiva come ovattati tra le pareti uterine. Ha un ruolo fondamentale in quanto desta l’attenzione, risveglia la parte cognitiva, e lo orienta verso l’esterno: è anche il primo tramite per lo sviluppo del linguaggio. Ecco perché pochi giorni dopo il parto si effettua un primo test di screening che permette di rilevare precocemente eventuali disturbi auricolari.

Gli occhi di un neonato sono grandi meno della metà di quelli dell’adulto e continueranno a crescere fino alla pubertà. Per i primi sei mesi circa hanno lo stesso colore azzurro ed, i loro movimenti, poco coordinati: riescono a mettere a fuoco solo 20-40 cm, ovvero la distanza che lo separa dal volto del genitore e dal seno della mamma. Per quanto distinguano le luci, le ombre e seguano con lo sguardo gli oggetti, la massima messa fuoco avverrà entro i 3 anni di vita.

 

I 5 sensi non hanno un’importanza solo anatomica, ma rispecchiano perfettamente il nostro essere istintivo, corporeo, viscerale, emotivo. Le nostre esigenze ed i nostri desideri. Sono l’espressione della nostra sopravvivenza corporea, ma soprattutto, affettiva.