Le donne spesso tralasciano alcuni aspetti della propria fisicità per dare importanza ad altri: quante volte ci idratiamo il viso, quante altre spalmiamo la crema tonificante per il corpo, o banalmente ci prendiamo cura dei capelli. E la vagina? Ci dimentichiamo che, anche se non la osserviamo tutti i giorni, la vulva è uguale a tantissime altre parti del nostro corpo, e come tale, dovrebbe essere accudita.

 

L’atrofia vaginale, ovvero la secchezza vulvare spesso associata a prurito, bruciore, irritazione e talvolta dolore durante i rapporti, è una condizione tipica della donna nelle varie fasi della vita: nel climaterio, nel post menopausa, ma anche in età giovanile dopo il parto, come conseguenza ormonale o a seguito di stress, diete restrittive, attività fisiche troppo intense. Il calo degli estrogeni, responsabili del mantenimento del pH vaginale, induce modificazioni nell’ecosistema vaginale promuovendo così l’infiammazione.

 

Tutto ciò si tramuta non solo in un disturbo fisico, bensì sociale: un cambiamento nello stile di vita, nei rapporti personali, un disagio psichico importante. Non bisogna vergognarsene, soprattutto perché è un evento molto comune e va assolutamente trattata. Esistono innumerevoli trattamenti: a partire dalla cura della propria igiene intima, la terapia estrogenica vaginale attraverso creme o dispositivi appositi, integratori naturali associati ad un’alimentazione adeguata, fino a trattamenti con acido ialuronico o laserterapia. A seconda della propria condizione, successivamente ad una valutazione accurata da parte dell’ostetrica o del ginecologo, si può scegliere quella più adeguata. L’obiettivo comune è lo stesso: aumentare il benessere della donna, diminuendo il bruciore, migliorando l’elasticità cutanea, idratare la zona interessata ed aumentare la fluidità delle secrezioni vaginali.

 

Oltre ai fattori esterni che contribuiscono alla comparsa, uno dei compiti principali per la prevenzione dell’atrofia vaginale è nelle nostre mani: usare un detergente intimo adeguato al mantenimento del nostro pH acido, evitare tutto ciò che potrebbe irritare i tessuti vulvari, indumenti eccessivamente stretti o prodotti topici inappropriati. Inoltre, la flora batterica vaginale è strettamente legata a quella intestinale: ecco perché l’alimentazione e l’idratazione hanno un ruolo fondamentale.

 

Ricordiamoci: il vero benessere intimo è l’insieme del benessere fisico e psichico.